Forte aroma di agrumi, sapore dolce e inconfondibile colore giallo, oggi miei cari lettori parliamo del limoncello! Sicuramente è il digestivo per eccellenza e vi sarà capitato di berne un sorso a fine pasto, ma andiamo a conoscerlo meglio!
ORIGINE DEL LIMONCELLO
L'origine del limoncello è ricca di leggende e contesa tra capresi, amalfitani e sorrentini.
La storia più verosimile è quella che vede protagonista Maria Antonietta Farace, proprietaria di un albergo sull'isola di Capri nei primi del '900. La signora Farace aveva l'abitudine di offrire ai suoi clienti il liquore di limoni preparato in casa con gli agrumi del suo giardino seguendo una ricetta di famiglia. Nel Dopoguerra il nipote della donna aprì un'attività ristorativa in cui, come specialità della casa, offriva appunto il liquore di limoni. Nel 1988 Fu però Massimo Canale, altro nipote della signora Farace, ad avere l'intuizione di avviare una produzione artigianale di Limoncello e ne registrò il marchio.

Veduta della serra in fattoria - Fattoria 'Il Nido'
Un'altra leggenda narra che fu Zeus a svelare a un abitante della Terra delle Sirene la ricetta di questo nettare.
C'è invece chi sostiene che il liquore, prima dell'anno 1000, veniva usato da pescatori e contadini per scaldarsi durante le prime ore del mattino. Per altri invece l'origine del limoncello risalirebbe al 1700 in un monastero, dove veniva usato per allietare i frati tra una preghiera e l'altra.
La storia del limoncello non è certa, ma quel che è sicuro è che è un prodotto amato nella sua terra e anche all'estero.
COME SI PREPARA?
Il Limoncello è un liquore che si ottiene dalla macerazione in alcool di scorze di limone, a cui si aggiunge uno sciroppo preparato con acqua e zucchero.
Talmente facile da fare che è anche il liquore più replicato in casa!
La ricetta originale prevede alcol etilico con gradazione di almeno 90%, in cui vengono messe in infusione le scorze, senza parte bianca, di 10 limoni per litro d'alcol. Si lascia riposare in luogo fresco e al buio. Il tempo di macerazione in realtà varia da ricetta a ricetta, io l'ho lasciato due settimane agitando il recipiente una volta al giorno. Dopodiché si aggiunge lo sciroppo, nel quale le proporzioni sono all'incirca di 700 grammi di zucchero per litro d'acqua. Il liquore viene quindi filtrato e imbottigliato. Per filtrarlo io ho usato un imbuto foderato di cotone sterile. Una volta in bottiglia va lasciato maturare per altre due settimane. Il Limoncello si può conservare in freezer, in quanto non congela, oppure in frigo. Fatto in casa si mantiene per circa 3 settimane. Le basse temperature permettono di assaporare a pieno questo liquore e ad accentuare l'aroma degli agrumi. Può essere anche consumato a temperatura ambiente, ma non sarebbe lo stesso.

Limetta rossa - Fattoria 'Il Nido'
LA MIA RICETTA
In fattoria quest'anno le piante di limoni ed altri agrumi più o meno rari si sono date un gran da fare, quindi qual miglior utilizzo dei nostri limoni se non fare un buon limoncello?
Di seguito vi riporto le dosi che ho utilizzato io per fare il Limoncello in casa:
6 limoni
500ml di alcol etilico di gradazione 95%
430g di zucchero
500ml di acqua
Il procedimento è lo stesso di quello descritto nel precedente paragrafo.
Personalmente ho usato anche delle Limette rosse da me coltivate per impreziosire la mia bevanda, devo dire che il risultato è stato molto soddisfacente.
Qui trovi due utilissimi video (TIKTOK) in cui vi spiego i passaggi per creare questo digestivo:
Pt.1 -> https://vm.tiktok.com/ZMFVxPDbW/
MEGLIO DIFFIDARE DALLE IMITAZIONI
Il Limoncello è diventato vanto della cultura campana e italiana in tutto il mondo. Per difendersi dalle imitazioni si è ricorso alla denominazione di Indicazione geografica protetta (IGP). Per tanto il vero e originale limoncello è quello prodotto sul territorio Sorrentino e solo in alcune aree della Campania. Più precisamente si utilizzano il limone di Sorrento, detto il "femminello", e lo sfusato amalfitano IGP.

Limone rosso - Fattoria 'Il Nido'
FONTI
Redatto da Nicolò Polo e Elisa Bassani per Blog - Fattoria "Il Nido"
Comments